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Il luogo comune vuole che quello della mitologia greca sia un mondo quasi idilliaco, ma questo mondo è anche il teatro della sopraffazione, i forti da una parte e i deboli compressi in un'altra, gli dèi sopra ogni cosa e gli esseri umani a servizio del loro capriccio. Anche venire originati dalle divinità non salvaguardava dall'insidia, in un contesto dove la donna era intesa come preda. Questi dèi e i loro eroi di contorno, a dispetto del tempo trascorso, venuta meno la ragione che li ha fatti nascere fra gli antichi Greci, continuano ugualmente a essere immagine riflessa di una umanità imperfetta che da sempre cerca di nascondere, attraverso "alte sfere" divine il peso oscuro delle proprie irrinunciabili magagne.